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Museo degli Uffizi: il Botticelli, il Caravaggio e le altre meraviglie

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Uffizi- interni

Uffizi- interni

La Primavera del Botticelli, La Medusa di Caravaggio, L’Annunciazione di Leonardo: un percorso unico tra i maestri della storia dell’arte.

Gli Uffizi sono una delle più prestigiose gallerie d’arte italiane e del mondo, con un patrimonio di opere d’arte inestimabile ed enorme: oltre alle opere esposte, infatti, negli archivi del museo sono conservate centinaia di altre opere. Da un punto di vista storico è curiosa la genesi e lo sviluppo di questo museo, che nacque per tutti altri scopi.

La storia degli Uffizi (in breve)

Il complesso, sotto la direzione del Vasari, fu realizzato appositamente per ospitare una serie di uffici per magistrati, giudici, mercanti e tecnici di Firenze: esso doveva riunire le più importanti Magistrature dell’epoca, e quindi rappresentare il potere della Monarchia dopo la conquista di Siena.

Accorpare in unico edificio uffici precedentemente dislocati in vari punti della città significava in primo luogo un maggior controllo da parte di Cosimo de’Medici sulla vita economica e civile della città e, in secondo luogo, restituire visivamente questo controllo con un edificio altamente rappresentativo. L’aspetto curioso è come il Duca gestì tale costruzione, creando licenze insolite agli appaltatori, con l’unico scopo di ridurre al massimo ribasso il lavoro d’appalto.

Successivamente, il fabbricato fu completato e trasformato nel 1574, da parte del Duca Francesco I de’ Medici, in una galleria d’arte privata. I lavori furono portati a termine dal Buontalenti.

Dopo varie interventi e vicissitudini,  tra cui l’estinzione della dinastia dei Medici,   la vera e propria trasformazione avvenne sotto i Lorena. Fu in gran parte merito del “Patto di Famiglia” richiesta dall’ultima dei Medici- Anna Maria Ludovica, un personaggio davvero di spessore- con la quale le raccolte medicee passarono ai Lorena, a patto che le opere restassero a Firenze, inalienabili.

I Lorena non potevano trasportare «o levare fuori della Capitale e dello Stato del GranDucato … Gallerie, Quadri, Statue, Biblioteche, Gioje ed altre cose preziose… della successione del Serenissimo GranDuca, affinché esse rimanessero per ornamento dello Stato, per utilità del Pubblico e per attirare la curiosità dei Forestieri.»

Con questa mossa, i Medici ipotecarono- positivamente- il futuro della città, consegnandole la proprietà morale delle più grandi opere d’arte Rinascimentali. I Lorena, rispettando puntualmente il patto, conservarono la collezione e l’aprirono al pubblico nel 1769.

Il Museo: veloce rassegna di cosa vedere

Da vedere, suddivise in oltre 45 sale, numerosissime opere che, partendo dal 1200, arrivano fino al periodo contemporaneo. Le sale si susseguono non solo per la cronologia, ma anche per la provenienza delle opere che, oltre alle regioni italiane, giungono da molti stati europei. Il percorso complessivo, per queste caratteristiche, ha un enorme valore didattico, oltre ad un fascino unico al mondo.

All’interno delle sale si può ammirare anche una collezione significativa di statue antiche che, risalendo dal I-II secolo a.C, arrivano fino al 1800. Si tratta di una imponente serie di capolavori che necessità una visita approfondita. In mezzo a questa magnificenza di opere d’arte, se non si ha molto tempo a disposizione, è necessario soffermarsi, in modo particolare, solo su alcune opere imperdibili.

Dopo aver ammirato il vestibolo d’entrata e percorsi i corridoi artisticamente affrescati, si arriva al secondo piano dove ci si deve soffermare nella sala n. 2 dedicata a Giotto e all’arte del 200.  Cimabue, Duccio da Boninsegna e Giotto, con tre opere relativamente vicine tra loro cronologicamente, eppure profondamente differenti nell’impianto. E’ il ritorno della prospettiva e l’inizio della fine del medioevo. Qui è assolutamente necessario contemplare la Madonna di Ognissanti di Giotto, da tutti riconosciuta come una grande espressione d’arte soprattutto per il realismo del volto di Maria e delle altre figure tutte mostrate nella loro interezza.

L’adorazione dei Magi, di Gentile da Fabriano, nella sala 5, è un altro capolavoro da vedere per i suoi colori sfavillanti e vivaci e per la grande cura dei particolari che riempiono la scena.

Un apprezzamento speciale meritano le sale dedicate a Sandro Botticelli dove si ammirano la Nascita di Venere e la Primavera, opere di fama mondiale sempre attorniate da una moltitudine di turisti. I capolavori del Botticelli manifestano, pur nella semplicità, una maestosità e una bellezza incomparabile.

Anche il genio di Leonardo è qui rappresentato nella sala 15 dove si ammira la sua splendida Annunciazione, da notare è l’angelo posto nella parte laterale del dipinto che esprime una particolare dolcezza e alcuni studiosi vi riconoscono Leonardo da giovane.

Di Michelangelo, nella sala 25, troviamo alcune sue opere tra cui il famoso Tondo Doni e nelle sale successive si incontra la Madonna dal Collo lungo del Parmigianino, mentre nella sala 28, dedicata a Tiziano, ammiriamo la Venere di Urbino del 1538, un’opera dove il maestro presenta il corpo femminile nel suo fascino e sensualità.

Terminata la vista delle stanze il percorso prosegue nel corridoio delle Statue Romane e Greche. Si tratta di una significativa collezione che i Medici hanno raccolto negli anni della loro signoria. Tra le sculture degne di attenzione sono la Venere nella Tribuna e il Porcellino. Inoltre da queste gallerie, in particolare da quella affacciata su Ponte Vecchio si gode di un suggestivo panorama della città che risulta ancor più vasto dalla Terrazza posta sopra la Loggia dei Lanzi.

Le nuove stanze Blu e Rosse, poste al primo piano, presentano, le prime, opere di artisti stranieri e, le seconde, opere di pittori del 1500 come Bronzino, Andrea del Sarto e Raffaello del quale si ammira la splendida Madonna del Cardellino.

Non si può, infine, tralasciare la Battaglia di San Romano, un capolavoro del 1438 di Paolo Uccello, esposto, dopo un lungo restauro, nell’ultima sala degli Uffizi. In questa pittura, dove mancano le parti laterali esposte rispettivamente al Louvre di Parigi e alla National Gallery di Londra, da notare sono i colori vivaci e l’inizio dell’uso della prospettiva.

Le ultime sale del Museo ospitano sale di Caravaggio e dei Caravaggeschi e rappresentano molto bene la fase giovanile del maestro (il Bacco, la Testa di Medusa e il Sacrificio di Isacco: tre autentici capolavori).

L’immensa esposizione che si trova agli Uffizi è veramente grandiosa e propone un cammino visivo che spazia in molti secoli di storia. Una galleria senza eguali che richiama visitatori da tutto il mondo. Le collezioni dei Medici sono state arricchite negli anni da lasciti, scambi e donazioni alcune di una certa consistenza come quelle derivate dalle soppressioni di conventi e monasteri tra il XVIII e il XIX secolo. Siamo quindi dinanzi ad una superba raccolta di opere d’arte dal valore inestimabile. La presenza inoltre dei nomi più famosi della storia dell’arte italiana, fa degli Uffizi uno dei musei più visitati del nostro paese.

Indicare tutte le opere presenti non è lo scopo di questo articolo. Una lista esaustiva potete facilmente rintracciarla in rete: qui  indichiamo solo alcune delle opere presenti. Alcuni storceranno il naso nel non vedere alcune opere elencate: è un delitto.  Ma se visiterete questo museo, vi renderete conto che gli Uffizi non si possono descrivere: si possono solo ammirare.

Orari di visita, prezzi e indirizzo

  • Orari e prezzi
  • Indirizzo
  • I biglietti si possono prenotare nell’unico sito ufficiale www.polomuseale.firenze.it, con un sovrapprezzo di costo prenotazione, oppure si possono acquistare direttamente, però con lunga coda, alla biglietteria della Galleria degli Uffizi. L’orario del museo è continuato dalle 8,15 alle 18,50. La struttura rimane chiusa tutti i lunedì, per Capodanno, il 1°maggio e a Natale.
  • Piazzale degli Uffizi, 6, 50122 Firenze, Italia. Guarda sulla mappa.
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