
Santa Croce
Simbolo prestigioso di Firenze, Santa Croce fu il luogo d’incontro di umanisti, scienziati, teologi che contribuirono fortemnete alla creazione dell’identità fiorentina tra il medioevo e il rinascimento.
La chiesa di Santa Croce è il “tempio dell’itale glorie” come disse Foscolo, in quanto in essa vi sono sepolti geni quali Galileo, Michelangelo, lo stesso Foscolo, Alfieri, Machiavelli, Rossini e Leon Battista Alberti ed è uno dei più begli esempi di gotico italiano.
La costruzione dell’edificio ebbe inizio alla fine del 1200 dove sorgeva una chiesetta non sufficiente ad accogliere i fedeli e ad essa lavorò Arnolfo di Cambio, la sua facciata però rimase incompiuta fino alla metà del XIX secolo quando si decise di completarla con un progetto che si ispirava allo stile gotico fiorentino.
La Chiesa è da sempre affidata ai francescani che qui eressero il loro monastero e come la maggior parte degli edifici conventuali ha una pianta a croce commissa (a T) con l’interno suddiviso in tre navate. Al fondo compare in tutto il suo splendore la Cappella Maggiore, in stile gotico francese, completamente affrescata da Agnolo Gaddi, ma sono le cappelle laterali e le sepolture ad attirare maggiormente l’attenzione.
Sulla destra si trovano la Cappella Peruzzi e quella Bardi, entrambe affrescate da Giotto con le Storie di San Giovanni e di San Francesco, ne seguono poi altre con le sepolture di Giulia e Charlotte Bonaparte, la cappella Riccardi con tre tele della fine del ‘500 e affreschi trecenteschi di autore ignoto.
Alla testata del transetto destro invece vi sono la Cappella Baroncelli e la Castellani decorate da Taddeo Gaddi e dal figlio Agnolo. Al lato sinistro della chiesa sono degni di nota gli affreschi di Bartolomeo Daddi nella Cappella Pulci-Berardi e il crocifisso di Donatello nella Cappella Bardi di Vernio.
Lungo entrambe le navate si trovano poi le sepolture dei personaggi che si distinsero nell’arte, nella musica e nella letteratura e poiché la chiesa assunse nel XIX secolo assunse il ruolo di vero e proprio pantheon sono innumerevoli le targhe a ricordo, tra cui il cenotafio di Dante.
Dalla Chiesa si accede poi alla Cappella Medici e da qui alla Sagrestia, splendidamente affrescata. Sono visitabili anche i chiostri, l’uno di Arnolfo di Cambio e l’altro di Brunelleschi e la Cappella de’ Pazzi, progettata da Brunelleschi e decorata da Luca della Robbia e Giuliano da Maiano, ma rimasta incompiuta dopo la famosa congiura che vide la morte di Giuliano de’ Medici.
Al di sotto del transetto invece si trovano i sotterranei dove sono raccolti i resti di coloro che ebbero sepoltura nella chiesa e i caduti fiorentini della prima guerra mondiale. Il museo dell’Opera, affrescato da Taddeo Gaddi si trova invece in quello che era il refettorio ed è possibile ammirare tra le altre opere un prezioso crocifisso di Cimabue e il bronzo di San Ludovico di Donatello.
Orari di visita, prezzi e indirizzo
- Piazza di Santa Croce, 16, 50122 Firenze. Guarda sulla mappa.