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Home » itinerari » Abbazie e Certose da visitare vicino Firenze: Certosa di Firenze e Abbazia di Vallombrosa

Abbazie e Certose da visitare vicino Firenze: Certosa di Firenze e Abbazia di Vallombrosa

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Certosa di Firenze

Certosa di Firenze

Le Abbazie fiorentine, luogo di pace e serenità, dove rigenerare il corpo e la mente, custodiscono un patrimonio artistico e culturale di inestimabile valore.

La Certosa di Firenze

La Certosa di Firenze si erge sulla sommità del Monte Acuto. Il complesso monastico nacque per volontà di Niccolò Acciaiuoli e fu iniziato nel 1341. Più volte fu sottoposto a rimaneggiamenti ed ampliamenti al fine di aumentarne la monumentalità. Grazie alla guida di alcuni priori illuminati, la Certosa, acquisì. oltre all’aspetto grandioso ed armonioso che la contraddistingue, anche un considerevole numero di opere d’arte (in parte andate perdute in seguito alla soppressione degli ordini religiosi del 1810 ed all’insediamento delle truppe di Napoleone).

I monaci Certosini occuparono la Certosa fino al 1958. anno in cui vi subentrarono i monaci Cistercensi appartenenti alla “congregazione di Casamari”. Caratterizzati da una regola meno rigida rispetto a quella certosina, i monaci cistercensi, aprirono al mondo le porte della Certosa di Firenze.

Il primo edificio del complesso monastico è il palazzo Acciauoli, completato solo nel Cinquecento. Al primo piano vi è ospitata la grandiosa pinacoteca (con un suggestivo Ciclo della Passione). Uscendo dalla pinacoteca, si giunge in un vasto piazzale che permette di accedere alla Chiesa Monastica. Da qui, ai piedi del presbiterio, si può raggiungere il “Colloquio dei monaci”, tipico ambiente delle certose italiane.

Adiacente alla chiesa, invece, si può notare l’oratorio di Santa Maria Nuova (dal quale è possibile raggiungere la cripta). Particolarmente interessante, è la “Sala del Capitolo”, dove i monaci, quotidianamente, si riunivano per leggere un capitolo della regola e discutere problemi d’interesse generale. Vi si può ammirare una notevole “Crocifissione” di Mariotto Albertinelli,

La Certosa di Firenze, sorge nel quartiere Galluzzo (in Via della Certosa). E’ possibile visitarla da martedì a sabato dalle 9 alle 11 e dalle 15 alle 17 (le 16, in inverno). La domenica, è visitabile solo nel pomeriggio. Maggiori informazioni: http://www.certosadifirenze.it/

L’Abbazia di Vallombrosa

Tra le abbazie più importanti della provincia fiorentina vi è l’Abbazia di Vallombrosa. Situata nell’omonima frazione nel comune di Reggello, sull’Appennino Tosco-Emiliano, è circondata da una splendida foresta (dichiarata “Riserva Biogenetica Naturale”) creata e curata dagli stessi monaci.

La storia dell’Abbazia, ha inizio nel 1008 quando Giovanni Gualberto, monaco di nobili origini, partì con un compagno, alla ricerca di un luogo isolato e tranquillo dove raccogliersi e pregare.

Gualberto giunse così in una località denominata “Acquabona” caratterizzata dalla presenza di un piccolo romitorio che il monaco fece completare con delle celle in legno, al fine di ospitare nuovi monaci, Questi, nel 1015,elessero Gualberto a loro superiore. Sorse così la congregazione dei “monaci vallombrosani”, fondata sulla regola di San Benedetto e sul precetto “ora et labora”.

I lavori per la costruzione della nuova Abbazia iniziarono nel 1036, anche se, il complesso monastico così come oggi lo conosciamo fu completato solo nel corso del XV secolo (con l’aggiunta, nel XVII secolo delle mura difensive che chiudono il piazzale, e, nel XVIII secolo, della vasca antistante l’abbazia).

Anche l’Abbazia di Vallombrosa venne soppressa in epoca napoleonica e gran parte del suo patrimonio artistico e culturale andò perduto. Nel 1817, i monaci, poterono farvi ritorno, ma furono costretti ad abbandonarla nuovamente nel 1866 (per farvi rientro solo nel 1949). Esternamente, il complesso abbaziale, caratterizzato da un alto campanile del XII secolo e da una torre del XV secolo, si presenta elegante ed al contempo austero.
Notevole è la facciata del monastero, opera di Gherardo Silvani. L’artista seicentesco realizzò anche la splendida chiesa di gusto barocco (ma caratterizzata da impianto medievale).

L’abbazia di Vallombrosa è uno scrigno che custodisce innumerevoli tesori d’arte. Sopra l’altare maggiore si può notare una pregevole Assunta del Volterrano, mentre l’altare del transetto posto a sinistra, è impreziosito da una Trinità di Lorenzo Lippi. Sempre dietro l’altare maggiore, spicca un quattrocentesco coro ligneo realizzato da Francesco da Poggibonsi.

L’incantevole sagrestia di gusto rinascimentale ospita una tavola rappresentante San Giovanni Gualberto e altri santi (opera di Raffaellino del Garbo) ed una grandiosa pala di terracotta invetriata attribuita alla bottega di Andrea della Robbia. Un’altra pala di scuola robbiana si può notare nell’antirefettorio, mentre nel refettorio sono custodite pregevoli tele settecentesche di Ignazio Hugford.

L’Abbazia di Vallombrosa sorge a Vallombrosa (frazione di Reggello) in Via San Benedetto, 2 ed è visitabile tutti i giorni: dalle 6.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 19.00, durante i mesi estivi, e dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00. E’ possibile anche soggiornarvi.

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